Amanita Design, è un piccolo gruppo di sviluppo indie a cui piace considerarsi una casa di produzione artistica e in effetti i titoli pubblicati potrebbero rientrare a pieno in questa categoria. Dopo i successi della saga Samorost, giunta ormai al terzo capitolo, arriva nel lontano 2009 Machinarium che si dimostra sorprendente all’epoca e affascinante tutt’ora.

GENERE SVILUPPATORE COSTO
Avventura Amanita Design 4,99 €

Machinarium

GAMEPLAY – L’INGEGNO PRIMA DI TUTTO

Machinarium è un titolo veramente unico se considerato complessivamente ma quanto a gameplay si può ricondurre al genere dei punta e clicca. Ovviamente questa denominazione perde di significato nel mondo mobile, ma le dinamiche restano pur sempre le stesse: per muovere il protagonista e interagire con l’ambientazione sarà necessario tappare sullo schermo.

Alla base dell’avventura si trovano una grande quantità di indovinelli contorti e alcuni dei quali di difficile risoluzione. Fondamentale sarà studiare l’ambiente, capirne i meccanismi e cogliere i suggerimenti del protagonista. Purtroppo questo potrebbe non bastare ai giocatori meno esperti e per questo è possibile accedere ad una guida nel gioco. La soluzione verrà data solo dopo aver superato un minigioco dal sapore retrò.

Altra interazione molto importante e che spesso costituirà parte essenziale del gameplay è la possibilità di alzare ed abbassare il busto del protagonista per consentirgli di raggiungere particolari zone.

STORIA – TUTTA DA SCOPRIRE

La storia inizia in medias res con una serie di rottami che piombano dal cielo per finire in una sorta di discarica. Da qui inizia l’azione del videogiocatore che deve per prima cosa rimettere in sesto il proprio personaggio per poi guidarlo in una assurda avventura per questo mondo fantastico. Nulla viene spiegato e tutto verrà risolto in maniera molto graduale nelle circa 10 ore di gameplay.

GRAFICA E SONORO – ARTE E ARTIGIANATO

Lo stile grafico di Machinarium non ha eguali se non qualche similitudine a livello tonale nella saga Samorost, ma dalla quale si distacca per ambientazione. Il piccolo robot dall’aria ingenua si muove su quella che sembra una bizzarra discarica pulsante di vita; molti elementi sembrano aver subito l’effetto di qualche strano incantesimo.

Da sottolineare è il fatto che questo gioco abbia alla base Adobe Flash, il che è quanto mai insolito specie in questi ultimi anni dove si sta puntando sempre di più verso motori grafici sempre più potenti. Amanita Design propone un videogioco ancora artigianale che vuole parlare al cuore dei videogiocatori con illustrazioni e musiche curate da artisti e non da semplici addetti ai lavori.

ANDROIDGAMER.IT LO CONSIGLIA?

Si 🙂

Conclusioni

Machinarium è un punta e clicca con alla base una storia tutta da scoprire di un piccolo robot che si ritrova smarrito in una discarica molto grande e articolata. Al giocatore spetta il compito di risolvere una serie di enigmi, spesso complessi, attraverso il tap a schermo. Oltre alla storia che incuriosisce per la sua essenzialità, punti di forza sono sicuramente la grafica realizzata manualmente da Jacub Dvorsky e l'attenzione maniacale per gli effetti sonori. In conclusione si tratta di un titolo non più giovanissimo ma ancora attuale e del quale si consiglia l'acquisto.

Dispositivo utilizzato per la recensione: Samsung Galaxy Tab A - Android 6.0