Tra gli anni ’80 e ’90 i RPG erano prevedibili e tutti simili tra loro, ma erano decisamente amati dal grande pubblico. Kemco, navigati sviluppatori giapponesi di RPG classici, con Symphony of Eternity non hanno certo deciso di cambiare rotta. Il gioco merita di essere giocato a fine 2016?

GENERE SVILUPPATORE COSTO
Giochi di ruolo (RPG) Kemco 3,99 €

symphonyhead

GAMEPLAY – BATTAGLIE A TURNI, DUNGEON E LIVELLI

Symphony of Eternity come già detto, non si discosta molto dai RPG classici. Il giocatore si trova di fronte a quello che potrebbe essere uno dei primi tre Final Fantasy, Phantasy Star e via dicendo. Il sistema utilizzato per i combattimenti viene direttamente dal passato, i turni sono fissi (senza quindi alcun tipo di Active Time Battle), sono disponibili i comandi di attacco, magia, oggetti e fuga, tutto qui.

I mostri che il giocatore incontra sono tutti visibili su schermo, quindi mancano gli incontri casuali, dando una maggiore sensazione di controllo al giocatore che può decidere di evitare qualche scontro nei momenti di fretta. Ovviamente è integrato un sistema di statistiche personalizzabili che ad ogni “level up” è modificabile a seconda del tipo di abilità il giocatore vuole assegnare ad un dato personaggio

STORIA – PRINCIPESSE, COLPI DI STATO E UNA MITICA ARMA CHE ESAUDISCE I DESIDERI

La trama non è ovviamente il punto innovativo di questo gioco. L’eroe Kreist e il suo amico Dauturu sono alla ricerca del “Regratlute”, un arma che esaudisce ogni desiderio per aiutare le persone in difficoltà. Durante la loro ricerca incontrano una ragazza in pericolo che si dimostra essere la principessa fuggita da un regno caduto dopo un colpo di stato.

Le premesse forse non attireranno i giocatori più giovani, ma essendo un classico fiabesco potrebbe far sognare coloro che videogiocano da un pò di tempo in più, dato che trame così semplici e “pure” non appaiono da un bel pò nel mondo videoludico, lasciando spazio a tutt’altre tematiche.

GRAFICA E SONORO – CLASSICO, QUASI PREISTORICO

In questa recensione sono state ripetutamente nominate le qualità “old school”, ma non finisce qui. Graficamente Symphony od Eternity è, più o meno, un generico RPG creato tramite il famoso strumento per PC “RPG Maker”, con però una scarsa cura nella varietà delle texture del mondo che risulta troppo povero di dettagli.

Il sonoro risulta mediocre, con tipici suoni e musichette orecchiabili. Buona aggiunta è stata quella di dare delle voci ai personaggi (in giapponese) durante i combattimenti, che danno quel tocco in più al gioco, ricordando al giocatore che non siamo negli anni ’90.

ANDROIDGAMER.IT LO CONSIGLIA?

Si 🙂

Conclusioni

Symphony of Eternity fa della nostalgia dei giocatori il suo punto di forza. Un mondo in 2D con combattimenti che vanno avanti a turni tra magie e nemici giganteschi, contornato a una trama che non delude, ma non lascia alcun colpo di scena data la prevedibilità generale.

La sua debolezza principale è anche il suo punto di forza, quindi, lo stampo classico. Siamo nel 2016, ma questo titolo sembra stato sviluppato nel 1990 e sono certo che questa caratteristica farà storcere il naso a moltissimi giocatori abituati alla "nuova leva" dei videogiochi. Il prezzo non è eccessivo e il gioco è godibile e privo di problemi, ma 4€ per altri potrebbero essere troppi, considerando la qualità generale del titolo che risulta mediocre.

Symphony of Eternity è un titolo di nicchia, studiato per pochi e con qualità che solo quei pochi potranno apprezzare. Ma considerando che il prezzo precedente era di 8€ non c'è da lamentarsi troppo, soprattutto data la presenza della lingua italiana a semplificare la comprensione della trama. Pensateci un pò prima di acquistarlo, da fan del retrogaming non posso fare a meno però di consigliare sia questo che qualsiasi altro gioco del quasi sconfinato catalogo giochi di Kemco.

Dispositivo utilizzato per la recensione: Huawei P8 Lite - Android 6.0