È di poche settimane fa l’annuncio di Patrick Naud che Square Enix Montreal ha deciso di abbandonare la serie GO a causa della difficoltà sempre più alta di vendere titoli premium nell’attuale mercato mobile. La dichiarazioni del director dello studio canadese, che si aggiunge ad altre dello stesso tono, conferma che il mercato mobile premium si sta riducendo. Square Enix Montreal non sparirà ma svilupperà nuovi titoli “prendendo l’approccio freemium in tutti i nostri prossimi giochi”. Ma perchè è così difficile proporre titoli per smartphone e tablet a “prezzo pieno”?

Il primo ostacolo è sicuramente dato delle tantissime applicazione gratuite presenti sul Play Store, grazie anche alle barriere di ingresso molto basse per poter pubblicare sul negozio di Google. Questo provoca un grande competizione dove anche il prezzo è un fattore importante.

Un altro motivo è la concezione vecchia ed errata di dare poco o meno valore ad un prodotto digitale rispetto a quello fisico, come è accaduto ad esempio con l’avvento del formato MP3 nella musica e come avviene con qualsiasi programma per PC o applicazione, trascurando il lavoro delle persone alle spalle di un prodotto del genere.

Infine è chiaro che non tutti i giocatori mobile sono videogiocatori  che riconoscendo uno sviluppatore o un publisher sinonimo di qualità  pagarebbero senza troppe remore sicuri del valore del gioco. Quante persone conoscono Nitrome, Noodlecake Studios o la stessa Square Enix? Un utente che guarda le poche immagini nella pagina dello store, a volte poco indicative, difficilmente comprerà a scatola chiusa.

Free-to-play croce e delizia

E quindi torniamo allo spostamento del mercato verso una formula fatta di acquisti in-app e pubblicità per rendere il gioco accessibile a tutti e consentire all’utente finale di scaricarlo subito. Tuttavia quando si crea un titolo free-to play anche il modello di monetizazzione stesso diventa una meccanica di gioco e, come tutte le meccaniche all’interno di gioco, deve essere implementata e calibrata bene in modo da non rovinare il gameplay. ll rischio è quello di rovinare l’esperienza di un gioco altrimenti perfetto con forzature alla progressione o rompendo il ritmo di gioco, come ad esempio per Road Warriors. Inoltre tra valute di gioco dal tasso di cambio fumoso ed il desiderio di velocizzare un progressione rallentata ad arte il rischio è quello di pagare molto di rispetto al prezzo premium senza nemmeno accorgersene.

La Nintendo difference

Nintendo quando ha portato le sue proprietà intellettuale su smartphone e tablet lo ha fatto cercando di non svalutarne il loro valore. Ecco quindi che ha introdotto formula free to start con Super Mario Run, con la possibilità di giocare gratuitamente i primi tre livelli in una sorta di demo estesa e l’opzione di sbloccare il gioco completo con un unico IAP. Nonostante l’ottima trovata il titolo non ha raggiunto gli obiettivi prefissati da Kimishima e soci. Il prezzo di 9,99€ è risultato fuori dal mercato, considerando che titoli proposti alla metà faticano, e quindi anche in questo caso i solo videogiocatori di vecchia data, soprattutto quelli cresciuti a pane e platform, hanno pagato per sbloccare il gioco completo. Vedremo se con Mario Kart Tour proporrà la stesso approccio ma con un prezzo più appetibile.